Che cos’è l’elettroterapia
Dal momento che l’elettroterapia si compone di più modalità di trattamento, è più corretto parlare di elettroterapie. Queste consistono in una somministrazione di energie fisiche sotto forma di correnti a scopo terapeutico tramite elettrodi (di superficie) o sonde endocavitarie con effetto: eccitomotorio, antidolorifico, neuromodulatorio, propriocettivo. Le elettroterapie sono sempre un lavoro integrativo e variano da paziente a paziente.
Come funziona il trattamento di elettroterapia e quando è indicato
Esistono diverse modalità di trattamento dell’elettroterapia che variano in base all’intensità e con effetti diversi sull’organismo. In base alle correnti elettriche e al risultato ricercato possiamo distinguere le elettroterapie in:
- Trattamento con Elettrostimolazione eccitomotorio, si tratta di stimoli elettrici applicati tramite sonde endocavitarie o elettrodi di superficie, che stimolano i motoneuroni dei muscoli determinando aumento di volume delle fibre muscolari, trofismo, capacità contrattive e sensibilità. Lo scopo è quello di rinforzare la muscolatura ipotonica, migliorare la statica e l’attività orgasmica.
- Trattamento con TENS (antidolorifico), Transcutaneous, Electrical, Nerve, Stimulation. La TENS consiste nell’applicazione di stimoli elettrici (di debole intensità) su terminazioni nervose associate a punti dolorosi. Si utilizza sia tramite elettrodi di superficie che tramite sonde endocavitarie, o prima del trattamento per innalzare la soglia del dolore, o post trattamento per stimolare il cervello a produrre sostanze morfine simili.
- Il trattamento con Neuromodulazione del nervo tibiale posteriore si realizza in prossimità della caviglia dove è facilmente reperibile, e si stimola il nervo tibiale posteriore attraverso elettrodi di superficie (o agotipo, agopuntura) per determinare in modo riflesso un’azione di stimolazione o inibizione del detrusore (vescica quindi con effetto terapeutico sull’urgenza minzionale, sul residuo post minzionale, sull’ipocontrattilità del detrusore) oppure a scopo antalgico sul sudore pelvico cronico ad appannaggio del nervo pudendo.
- Il trattamento con Ionoforesi, letteralmente “trasporto di ioni”, è una tecnica che rientra nel campo delle elettroterapie e che consiste nella somministrazione di un farmaco per via transcutanea, sfruttando una corrente continua prodotta da un’apposita strumentazione. Si svolge con l’applicazione di elettrodi di superficie direttamente sulla parte da trattare.
- Il trattamento con Biofeedback, è una tecnica di propriocezione comporta l’utilizzo di sensori, sotto forma di elettrodi di superficie o sonde cavitarie, che monitorano l’attività muscolare durante gli esercizi, i cambi di pressione e la respirazione, al fine di migliorare la propriocezione del paziente riguardo il suo pavimento pelvico. Permette di apprendere altresì come e cosa si contrae durante l’attività richiesta dal fisioterapista (muscolare e respiratoria), migliorando la padronanza e il controllo del perineo.
- Il trattamento con Vacuum Device, noto anche come pompa peniena, è un dispositivo medico utilizzato per trattare la disfunzione erettile. Funziona creando un vuoto intorno al pene, che incoraggia l’afflusso di sangue, portando a un’erezione. Una volta spiegato al paziente il corretto funzionamento dello stesso, la terapia viene svolta autonomamente a domicilio.
In generale, il trattamento con elettroterapia favorisce la vasodilatazione, stimolando il rilascio di sostanze antinfiammatorie e facilitando il riassorbimento di liquidi e composti rilasciati durante la fase iniziale dell’infiammazione. L’elettroterapia può essere utilizzata per trattare l’ipotrofia e l’amiotrofia, aiutando a recuperare la forza muscolare e per diverse patologie tra cui:
- Induratio Peni Plastica
- Disturbi del pavimento pelvico in gravidanza
- Disfunzioni vescicali
- Infiammazioni della prostata
- Prolasso pelvico
Ci sono controindicazioni?
Pur essendo una terapia poco invasiva, l’elettroterapia è sconsigliata nei casi di:
- portatori di pacemaker o defibrillatori impiantati;
- donne in gravidanza;
- persone che soffrono di epilessia o neoplasie;
- chi è affetto da capillari fragili.
Durata della terapia: tempi e sedute
Il numero di sedute varia in base alla patologia e alla gravità del disturbo. In genere, si consiglia un ciclo di elettrostimolazione di 8-10 sedute, ogni sessioni dura circa 30 minuti.
Il dott. Rinaldi valuterà attentamente le tue esigenze, sviluppando un piano di trattamento personalizzato in base alla tua condizione. Grazie all’impiego di tecnologie avanzate e a un approccio mirato, potrai riprendere rapidamente le tue normali attività.
Contattaci per un consulto e scopri come possiamo aiutarti